Il Gruppo Facebook #Socialgnock nasce nel 2013 da uno scambio di tweet tra le founder Valentina D’Amico, Lorena Di Stasi e Rosa Giuffrè (qui gli screenshot dei tweet). Da allora è cresciuto sempre più, è stato selezionato e invitato al Facebook Communities Summit Europe 2018 per rappresentare l’Italia tra altri Gruppi mondiali e conta oggi più di dodicimila donne iscritte, di qualsiasi età e provenienza, con in comune la volontà di fare network in totale #easytudine e con #nolink come regola per favorire l’approfondimento a tu per tu tra le iscritte.
Io ci sono dentro da qualche anno e ci ho fatto incontri molto belli e colto opportunità interessanti, per questi motivi vi consiglio vivamente di iscrivervi (la lista d’attesa è lunga perché le Admin ricevono decine e decine di richieste di iscrizione al giorno, abbiate pazienza).
Devo molto a #Socialgnock anche perché da lì ho tratto alcune osservazioni sulla meccanica di funzionamento di un gruppo di donne per fondare poi il mio Gruppo Facebook chiuso Match and the City Cafè, dove donne di tutte le età e provenienza si scambiano quotidianamente storie e riflessioni su sesso e relazioni sulle App e fuori dalle App. Lo scorso Natale abbiamo superato le mille iscritte!
Lo scorso 18 gennaio al Talent Garden di Milano si è tenuto il primo evento di un nuovo format di #Socialgnock, lo S-peach – Lo Speedy Pitch di #Socialgnock, una serata in cui alcune speaker selezionate hanno avuto a disposizione 8 minuti per poter raccontare il loro progetto/business. Tra queste, io. Ringrazio ancora le Admin per avermi dato questa opportunità di provare a ispirare altre donne tra cui le più di ottanta presenti all’evento.
“Portare le proprie parti nascoste nel #lavoro in modo da essere davvero se stessi”. Bella la storia di @marvisantamaria! #socialgnock
— Cristina Maccarrone (@cristinamacca) 18 gennaio 2019
Nello specifico, ci è stato richiesto di raccontare come abbiamo trasformato un evento negativo in positivo.
Io sono salita sul palco con tre oggetti in mano, uno di questi sapevo fosse una piccola sfida mostrarlo. I momenti più belli sono stati vedere annuire le donne mentre parlavo, con occhi lucidi nel buio della platea, e i loro abbracci, alla fine di tutto.
Ecco la mia storia.